// Ritual Fog - But Merely Flesh

La storia della musica metal (e non solo) è piena di band che al debutto hanno impressionato tantissimo senza però riuscire a capitalizzare quell’entusiasmo nei successivi lavori; un debut di altissimo livello è infatti allo stesso tempo sia una benedizione e una spada di Damocle! Tuttavia dubito fortemente che questo discorso possa riguardaregli americani Ritual Fog, autori di un debut album devastante e con, a mio avviso, un ampio margine di manovra per il futuro!





But Merely Flesh è il titolo del primo lavoro (full) della band, edito dalla attivissima Transcending Obscurity. E’ stato rilasciato a fine 2024 ma la mia copia fisica del CD (splendido digipack con tanto di card per copia numerata e badge in omaggio) è arrivato ieri, per cui mi è sembrato doveroso parlarne un po' più approfonditamente (anche se lo avevo già inserito nei migliori dell’anno passato).

Il sound dei Ritual Fog ricorda moltissimo le sonorità death/thrash anni 90 (Sepultura, Entombed & CO) ma con una produzione moderna e veramente devastante (se avete sentito il remake di Schizophrenia a cura dei bros. Cavalera capite cosa intendo). Il disco scorre via che è un piacere, mai noioso, mai ripetitivo: in poco meno di 30 minuti i Ritual Fog riversano tutto il loro talento in quest’opera di rara solidità.

Americani, di Menphis, Tennessee (U.S), hanno pubblicato nel 2022 un EP intitolato Visions of Blasphemy esordendo appunto nel 2024 con But Merely Flesh. Artwork, produzione, contenuto: tutto è davvero in linea con un prodotto di qualità destinato, a mio avviso, ad essere ricordato come uno di quelli esordi “col botto”, negli anni a venire.
Inutile dire che è consigliatissimo in versione fisica (CD o Vinile) e, assolutamente, obbligatorio in versione digitale, considerando anche l’eccellente politica della label che spesso omaggia o mette i propri album a libera fruizione previa offerta libera!



Ritual Fog (2024)


Ecco, due parole finali le vorrei spendere per la Transcending Obscurity, una casa discografica (India) che sta brillantemente gestendo il proprio roaster di artisti e si sta imponendo come una delle realtà più interessanti in ambito estremo: con un catalogo di artisti in continua espansione e una politca attenta alle esigenze dei propri ascoltatori con continue ed interessantissime offerte promozionali, una grande cura per il contenuto delle spedizioni (omaggi, adesivi, codici di riscatto per album interei etc) sarebbe un esempio da seguire. Ma mi riservo di parlarvene ancora in occasione dell’uscita di un altro disco che si preannuncia mastodontico (Fleshbore – Painted Paradise) in arrivo tra qualche giorno nelle mie cuffie: assieme al nuovo Obscura, anch'esso in arrivo a giorni, è l'album più atteso di questo inizio 2025!


L'attuale formazione dei Ritual Fog:

Spencer Martin: Guitars
Andrew Hobday: Drums
Ian Younkin: Guitars, Vocals 
Jon Clark: Bass


 

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