// 4 Passi ad Irsina

La prima volta che ho sentito parlare di Irsina è stato al mio primo giorno di scuole superiori, mentre i miei nuovi compagni di classe si presentavano dichiarando le rispettive provenienze; la prima volta che ci ho messo piede è stato, invece, solo tre anni fa in occasione del mio viaggio fotografico in Basilicata, in quanto tappa di avvicinamento alla destinazione finale prefissata. 


Irsina (MT)



L'occasione fu propizia per prendere contatto e conoscere sommariamente il posto senza però aver modo di approfondire troppo; è stato solo qualche giorno fa che mi sono concesso una seconda tornata, più attenta. La "fama" di Irsina è associata indissolubilmente alla propria cattedrale ed infatti l'esclamazione tipica e praticamente univoca che si ottiene qui in zona nominando il borgo è sempre “ah si, c'è una bellissima cattedrale ad Irsina”.
Premesso che non sono ancora riuscito a vedere tale chiesa in due tentativi (l'ho trovata sempre chiusa) mi sento assolutamente in dovere di scardinare questo luogo comune perchè Irsina è davvero una meta interessante e bellissima per chi, come me, cerca borghi autentici e ricchi di tradizione. 




 


Se la parte “nuova” si presenta in maniera abbastanza anonima, con edifici bassi e monotoni a costeggiare la via principale e le sue parallele, all'ingresso del centro storico, varcato il grande arco di ingresso, la musica cambia. Il borgo è sito sulla cima di una collina e affaccia sia sul versante pugliese che lucano con una vista mozzafiato di campi e colline a perdita d'occhio. 




La struttura della parte antica si sviluppa seguendo il profilo della collina con saliscendi continui e una struttura labirintica davvero interessante.
Contrariamente ad altre realtà locali che, per quanto ancora affascinanti, hanno ceduto completamente al turismo trasformandosi in ricchi parchi divertimenti per avventori, la parte antica di Irsina sembra essere stata immune a questo assalto: colpisce la totale mancanza di qualsiasi tipo di negozio o attività, bottega o quant'altro. Solo la piazzetta principale, appena varcato l'ingresso offre Bar, ristorante, pizzeria e qualche altra attività mentre per tutta l'estensione del centro storico non vi è traccia di alcun locale o attività fatta eccezione per qualche B&B e casa vacanze: fondamentalmente Irsina appartiene ancora ai suoi abitanti! 








Passeggiando tra i suoi vicoli si ha la sensazione di essere sospesi nel tempo e solo qualche veicolo più moderno o la presenza di qualche dettaglio tecnologico permette di collocare temporalmente in maniera precisa l'esistenza del borgo. E' domenica mattina e c'è poco movimento ancora, ma si inizia a vedere qualche abitante intento nella faccende domestiche o in attività commerciali locali (classica rivendita di ortaggi e frutta del proprio podere sull'uscio di casa). Scambio due chiacchiere con un signore che si sta godendo il fresco del mattino che conferma tutte le impressioni avute fino a quel momento. Qualcosa però sta iniziando a muoversi anche ad Irsina: i molti edifici in vendita stanno finendo nella mani di stranieri, il centro sta pian piano venendo ristrutturato. Spero che Irsina resista meglio di altri posti all'assalto del dio denaro e riesca a mantenere la propria identità territoriale al contrario di posti vicini più blasonati. Credo che ci farò presto ancora una passeggiata. 






Tutte le fotografie sono state realizzate con OM System OM-5 e Leica Vario 12-60 2.8-4 OIS

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