Decidere di realizzare una sessione fotografica in esterno è sempre un dilemma: sono molte le variabili fuori controllo e, inevitabilmente, c'è da scendere a qualche compromesso.
L'idea di scattare delle foto di grande impatto con questo vestito rosso di Tiziana era già nell'aria da un pò, bisognava solo organizzare il tutto.
La prima variabile da tenere in considerazione era il tempo a disposizione: tempo necessario per prepararsi, per raggiungere la destinazione nei tempi previsti in modo da non perdere la luce migliore, etc.
Qualsiasi contrattempo poteva risultare decisivo per mandare a monte anche la migliore delle idee.
L'altra grande incognita era il meteo.
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Tiziana - in Red. 2020 - Ugo Baldassarre |
Ritengo che pianificazione e improvvisazione siano determinanti in questo genere di scatti. Anche se sembrano escludersi tra di loro, la prima permette di poter gestire la seconda in maniera più efficace: si può improvvisare partendo da alcuni punti fissi e prestabiliti ed avendo, ad esempio, gli strumenti per poter far fronte a nuove situazioni. Sperare di poter improvvisare senza aver fatto un minimo di pianificazione difficilmente porta a risultati apprezzabili.
C'erano fondamentalmente due rischi nel perseguire il piano originale: fare molta strada per arrivare al luogo prestabilito e non trovare la luce adatta ed anche essere colti da maltempo e non avere nè tempo nè alternative per rimediare.
E così, pur restando nell'idea di ambientare gli scatti in esterno, abbiamo rivoluzionato la nostra idea.
Per lavoro giro parecchio e conosco molti posti nei dintorni: mi sono ricordato quindi di un paio di vecchi portoni che avrebbero creato un ottimo contrasto con il nostro vestito. Il primo tentativo è andato a vuoto, la location non poteva ospitarci ma per fortuna avevo telefonato; sul secondo siamo stati fortunati: ero tranquillo perchè ricordavo che il portone non era all'interno di una proprietà privata e vi si poteva accedere tranquillamente.
Come sempre ho cercato qualcuno che si occupasse della location per presentarmi e chiedere formalmente il permesso di poter stare qualche minuto per realizzare qualche scatto: non avremmo dato fastidio a nessuno e non avremmo danneggiato o fatto nulla di particolare ma l'esperienza mi ha insegnato che è sempre meglio chiedere prima che dover gestire dopo eventuali lamentele o problematiche.
Ho lasciato il mio biglietto da visita e assicurato che non sarebbero stati eseguiti scatti ad uso commerciale e abbiamo iniziato a scattare.
La luce era davvero perfetta. Mi sono concentrato su tre situazioni principali: in tutte mi sono affidato alla illuminazione ausiliaria del mio Godox V860II montato con un ombrellino riflettente e un semplice stativo: l'ho usato per creare una luce ex novo, schiarire un controluce e rafforzare una luce già esistente e direzionata.
Il risultato ci piace tantissimo.
Scattare in esterna non è semplice come sembra e spero che questo intervento possa essere di aiuto ed ispirazione a qualcun altro.
Credits:
Fotografie: Ugo Baldassarre
Modella: Tiziana Musiari
Make Up: Valentina Coco
Hair: L' Atelieri di Anely (Parma)
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