// The Battle for " I like"

Quando vedo certe presunte produzioni fotografiche talmente esasperate nei contrasti e nei colori, con una post produzione che ha portato via il sonno all'autore, mi tornano un pò in mente le stampe che si vedono sulle bancarelle di Roma: accozzaglie di colori, pasticci indefinibili, che sfiorano (e a volte centrano in pieno) il cattivo gusto.
Eppure su tanti portali e siti web è in corso una vera e propria "guerra" per primeggiare, per avere visibilità, piegandosi alle mode del momento.

500px, Flickr due dei fotoportali più noti a livello mondiale.




Già da anni su Flickr non si bada più molto alla qualità di una foto. Se un autore ha molti contatti, allora "bisogna farselo amico". Se ti dico che mi piace una tua foto, devi restituirmi il favore su una mia. ed ecco che fioccano "award", premi, citazioni, loghi di quello o quell'altro gruppo. Il tutto con un solo fine ultimo: arrivare in Explore, ossia nella home page.

E se su Flickr il processo è automatizzato (un algoritmo calcola la velocità con cui una foto raggiunge un certo numero di gradimenti in un determinato arco di tempo), in altri posti la battaglia è ancora più agguerrita.
Su 500 Px, oltre che la sezione "più popolari", c'è " l'editor's choice" (che ovviamente è il posto più ambito). Foto tutte uguali nello stile e nella sostanza per cercare di incontrare i gusti dell' editor e strappargli un posticino in home page.

Ed ecco che si innesca un meccanismo diabolico, quello del "io commento te- tu commenti me". Ovviamente è buona creanza, quando si esprime un giudizio su lavori altrui, esprimere solamente preferenze ed apprezzamenti. In caso contrario meglio tacere. Ma l'istinto di mettere la propria preferenza su qualsiasi cosa un proprio contatto (gettonato) pubblichi è tanta, come tanta è la speranza di ricevere in cambio gratitudine e contro-commenti positivi.
La voglia di farsi notare è ancora più grande. Ed ecco quindi "wonderful", "nice capture", "wonderful shoot" etc etc che si sprecano anche sulle più banali foto-cartoline casuali. Sono quasi sicuro che qualcuno degli autori si diverte anche un mondo a leggere questi commenti perchè, siamo onesti. chi sa di fare buone foto capisce anche quando un complimento è sincero e quando no.

Ultima, e non ultima piaga del settore sono i concorsi. il fenomeno riguarda qualsiasi genere di competizione ormai, ma in particolare quelli fotografici o creativi in generale, trasformati da momenti di crescita e confronto in una sorta di censimento di utenti, raccolta di dati personali da parte degli organizzatori e poco altro. Che senso ha effettuare selezioni tramite il sistema dei "mi piace" aperto a tutti quelli che si iscrivono? Cosa otteniamo se non solo uno spam selvaggio da parte di tutti i partecipanti? Ci ero cascato anche io, non lo nego, ma proprio perchè questo tipo di approccio non è di mio gradimento la mia esperienza è durata molto poco e in genere la sconsiglio vivamente. Meglio rimboccarsi le maniche e cercare momenti di confronto e crescita veri, con un portfolio stampato e qualche critica bella dritta in faccia da chi riteniamo possa darci qualche dritta.

Vale la pena entrare in questo meccanismo? Siamo sicuri che svendere il nostro orgoglio e la nostra creatività in favore di un pò di visibilità mediatica sia quello di cui la nostra formazione e la nostra crescita ha bisogno?


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