// Ancora sui Mega Pixel - approcci differenti

I megapixel, da quando è nata la fotografia digitale, sono sempre stati accomunati, come concetto, alla qualità che un apparecchio fotografico può esprimere. 
Abbiamo già detto (qui e qui) che questo non è assolutamente vero, ma oggi volevo soffermarmi su un altro aspetto interessante della faccenda, prendendo ad esempio due esempi contrapposti di approccio all'uso dei megapixel di recente introduzione.







Dopo aver subito duri colpi dall'introduzione di sistemi operativi ben più validi dell'ormai obsoleto Symbian, Nokia sembra aver ritrovato la rotta, puntando ad un pubblico sempre più "addicted" alla condivisione istantanea di immagini e Social Networking. La caratteristica principale del nuovo Nokia 808 è proprio uno strabiliante sensore da ben 40 megapixel (poco meno in realtà). Se una notizia del genere farebbe sorridere tanti, c'è da sottolineare un approccio completamente differente dal solito dei progettisti Nokia all'uso di tanta risoluzione.
Il sensore utilizzato, come dimensioni poco più piccolo del formato CX di Nikon sulle sue Nikon 1, può infatti sfruttare tutto questo esubero di pixel per gestire un ottimo zoom digitale, giovando al massimo della lente Carl Zeiss in dotazione.
Sebbene detto così possa apparire bizzarro, il risultato è qualcosa di mai realizzato prima in ambito mobile. La qualità dei file prodotti rivaleggia con le migliori compatte di gamma alta, mentre la sensibilità alla poca luce è a dir poco fenomenale per un oggetto di queste dimensioni. Ne parla Dpreview qui.

Utilizzando diversi fattori di crop, su un sensore così generoso in termini di risoluzione,  è stato quindi possibile ottenere un versatile zoom che al massima estenzione utilizza meno di un decimo della risoluzione totale, ma garantisce immagini di ottima qualità senza compromessi soliti di uno zoom digitale. Ben fatto Nokia. Non mi stupirei se questo approccio trovasse applicazione presso costruttori fotografici più "classici"

Di classico ha ben poco invece l'approccio di Nikon. La nuova D3200, che fa segnare il nuovo record (visto che siamo in tema di olimpiadi) di numero di pixel su un formato non-full frame con il suo APS da 24 Mp.
Tutto molto bello se non fosse che la D3200 si propone come "nuova" D3100, gloriosa entry level che ha spinto nella fotografia reflex una quantità notevole di utenti grazie all'enorme successo commerciale, mix perfetto di prezzo, caratteristiche e prestazioni.
Proprio partendo da questa constatazione non è ben chiara la scelta (a parte quella di un marketing spietato) di fornire ad un utente alle prime armi una macchina così "risolvente" unitamente ad ottiche di profilo super economico. 
Parliamoci chiaro: per quanto se ne possa leggere su riviste specializzate (occhio alle riviste specializzate!!!) le ottiche base sono "base", appunto. Un 18-55 fornito in bundle con la fotocamera non ha un potere risolvente tale da utilizzare al meglio un sensore così. Era già alla corda su sensori ben inferiori, figuriamoci ora. Era considerato sotto-dimensionato su macchine di 4-5 anni fa, perchè ci si vuole illudere che su un sensore ancora più esigente si comporti bene?
E di qui, la considerazione successiva: se da cliente decido di orientare il mio acquisto su un corpo macchina entry level, molto probabilmente non ho l'intenzione di investire, almeno inizialmente (o forse mai), in un corredo professionale; eppure per sfruttare un sensore con una così alta densità di pixel ci vogliono ottiche professionali, inutile girarci intorno. Ma a quel punto, se devo orientarmi su ottiche di alto livello sin da subito, che senso ha stare su un corpo economico con tutte le limitazioni del caso? Se mi trovo a spendere 2000€ per un corredo di qualità-medio, ha senso risparmiare qualche centinaio di euro sul body rinunciando a tante caratteristiche che poi potrebbero tornare utili?

Insomma: voi comprereste una 500 con un motore di una Ferrari? O una Ferrari con il motore di una 500? O prendereste una bella sportiva con un assetto ben fatto, tarata e adeguata alle vostre reali esigenze? 

2 commenti:

  1. il problema di avere obiettivi base con prestazioni più basse rispetto ai sensori è comune a tutte le marche.
    nella 3200 questo divario forse è più grande,
    non conosco le qualità del 15-55 ma ci sono comunque alternative anche restando sulla fascia medio bassa senza scomodare le ottiche pro.
    creando cosi una bella coppia corpo+ottica per avere la propria sportiva assettata ;)

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  2. Lei ha ragione, Sandro. ma in questo caso specifico, particolarmente vistosa la sproporzione. :)

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