// Ciao ciao Amazon! Che delusione

Per alcune cose sono veramente permaloso e non accetto compromessi! Da oggi non mi servirò più di Amazon e Amazon Music per ordini e pre-ordini dei miei acquisti musicali perché il colosso ha perso la mia fiducia a seguito di un banale ma, per me significativo, avvenimento. Ma andiamo con ordine.


Abbraccio volentieri il sistema premiamente de LaFeltrinelli

Come ormai dovrebbe essere abbastanza evidente sono un grande consumatore di musica (Metal); l’ormai totale assenza di negozi fisici specializzati (a parte qualche mosca bianca) unitamente al genere già abbastanza settoriale mi avevano portato a servirmi già da molti anni, per quasi tutti i miei acquisti, del colosso Amazon per tutto quello che riguardava il formato fisico (CD) dei miei album. Tutto era molto bello e comodo, con anche la possibilità di usufruire del servizio digitale MP3 Autorip e la possibilità di fare preordini con largo anticipo.

Circa un anno fa però, a causa di un altro episodio mal digerito, ho deciso di non rinnovare e quindi smettere di usufruire del servizio Prime in maniera continuativa: era un’offerta che non mi interessava particolarmente sul lato dei contenuti in quanto ormai troppo caro e in sovrapposizione con altri abbonamenti già in essere. Decisi così di farne a meno e sfruttando di tanto in tanto qualche promozione temporanea unitamente alla possibilità di ricevere la merce gratuitamente presso i punti locker, non ho mai avuto motivo di lamentarmi e pentirmi, almeno fino ad oggi. I CD, infatti pur con qualche giorno di ritardo, arrivavano a destinazione, non avevo costi aggiuntivi né obblighi di abbonamento e godevo dei servizi Amazon Music per i brani acquistati.

Non sto scrivendo questo post da cliente casuale, non sto parlando di acquisti saltuari. Credo che considerando una media di 3-4 CD novità al mese, senza considerare offerte e acquisti di catalogo, possa definirmi un “discreto” cliente.
Comprendo benissimo che il colosso americano spinga sulla promozione dei propri servizi per avere l’introito fisso dell’abbonamento Prime (che immagino sia ormai un “mostro” fuori controllo in quanto a costi visto che è in concorrenza non con altri servizi di logistica ma di streaming e contenuti), offrendo sempre più vantaggi ai propri iscritti: direi anche che è giusto e normale. Ma una cosa è offrire un bonus ai propri utenti “premium”,
un’altra è penalizzare i propri clienti standard. Ed è invece proprio quello che è successo.

Tutto è accaduto per caso; identifico nel catalogo un disco che stavo cercando, il prezzo è interessante e la disponibilità è confermata (solo 4 pezzi disponibili – altri in arrivo. Venduto e spedito da Amazon): parliamo quindi di un prodotto disponibile a stock, venduto e spedito direttamente (ho preso le schermate per riferimento).

Se spedito direttamente con Prime o con spese postali

 
 
Piazzo il mio ordine, come al solito, impostando come ritiro il mio locker abituale onde evitarmi € 2,99 di spedizione; mi arriva la conferma di ordine e il tempo stimato di arrivo. E qui la sorpresa! L’arco di consegna è di circa 1 mese a partire dal 28 giugno!!
Ricontrollo se per caso ci fosse stato un errore ma non c’era nessun errore, la disponibilità non era mutata. Provo allora a modificare la modalità di consegna e… magia, impostando la spedizione a casa (gratis con Prime a soli 4,99€ al mese) o 2,99 spedizione standard, il prodotto 4-5 giorni sarebbe arrivato.
Ora a me sta cosa ha fatto veramente incaz… Se mi si dice che rinunciando ad un pagamento mensile devo aspettare qualche giorno in più per avere un prodotto, non c’è problema, capisco che un abbonato ad un servizio abbia un vantaggio. Ma qui c’è dell’altro!

Scegliendo il locker i tempi diventano ... guardate un pò!

 
 
Io ti piazzo un ordine su un prodotto disponibile e tu per due mesi non lo prendi in considerazione dandomi come tempi di consegna 3 mesi?

La prima conseguenza che questa insensata scelta ha ottenuto è stata quella, ovviamente, di farmi annullare l’ordine. Ho trovato lo stesso CD su LaFeltrinelli.it alla metà del prezzo (ci ho anche guadagnato!) e ovviamente ho proceduto all’ordine qui. Altrettanto ovviamente ho fatto un ulteriore controllo scoprendo che altri due CD messi in ordine con uguale modalità “arriveranno quando ne abbiamo voglia entro ottobre 2025” erano lì belli e pronti da ordinare e così ho annullato anche questo doppio ordine e l’ho confermato di la.



Al momento del mio ordine era disponibile. Penso di aver preso l'ultimo io :)




A questo punto ho guardato se fosse stato possibile procedere anche i pre-ordini e pensate un po'… non solo è possibile, ma grazie al sistema premiante della carta fedeltà (di cui sono già utente alto di rango) ho risparmiato e ho anche accumulato un sacco di punti per il mio status (ero già un buon cliente per quanto riguarda i libri). E così, nella sola mattinata di stamattina, a seguito di una bizzarra scelta punitiva verso un cliente non-Prime, Amazon ha perso 3 ordini e 4 pre-ordini per i mesi futuri oltre al cliente stesso. Non male per i “maestri” del marketing. 

 
 





 
 
Morale della favola: preferisco molto più l’approccio “più sei un buon cliente, più vantaggi ti do” che non l’amazoniano “più paghi, meglio ti tratto” che poi è il riassunto perfetto di quanto accaduto. Addio.



NOTA: ci tengo a precisare che non c'è nessun accordo o sponsorizzazione dietro questo post. Semplicemente sono un cliente scontento che ha trovato una soluzione più soddisfacente ed è propenso a condividere la propria opinione. Gli unici vantaggi degli acquisti su lafeltrinelli.it sono gli stessi di qualsiasi altro cliente, ossia punti fedeltà da utilizzare secondo le loro regole.

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