// Tamron 16-30mm f/2.8 Di III VXD G2

Quello che state per leggere è un post abbastanza anomalo (per questo blog) in quanto parlerò di un nuovissimo prodotto che normalmente non avrebbe attirato particolarmente la mia attenzione e per di più lo farò utilizzando un sistema fotografico cui non sono, notoriamente, associato.
Come i meno distratti avranno notato (d’altronde l’ho anche scritto chiaramente proprio in questo blog qualche mese fa) ho iniziato ad utilizzare (anche) un altro sistema fotografico (Sony) che ha permesso di aprirmi a tutta una serie di nuove possibilità, in termini di contenuti. La più rilevante è sicuramente stata la possibilità di avere accesso diretto a tutta la linea di prodotti Tamron, di cui già mi occupavo in occasione delle giornate dimostrative in giro per l’Italia e che ora posso utilizzare sul campo. 


il nuovissimo Tamron 16-30mm F/2.8 Di III VXD G2




Sebbene i primi articoli siano già on-line da un po', questo che vi accingete a leggere è il primo che scrivo quasi in anteprima: sono infatti in possesso di questo nuovissimo Tamron 16-30 G2 già da qualche giorno, mentre sarà disponibile per la vendita nei migliori negozi proprio in queste ore. 


Il Tris è servito! La famiglia zoom G2 è al completo



Intanto parto subito con una curiosità: la sigla G2 che troviamo al termine del solito arzigogolato nome (Tamron 16-30mm F/2.8 Di III VXD G2) indica chiaramente che ci troviamo dinanzi a una “mark II” di una precedente versione ma, se andiamo a verificare nel catalogo del produttore nipponico, non troveremo nessun 16-30 precedente a questo, bensì solo un 17-28 f/2.8. Infatti il nuovo 16-30 G2 è proprio l’evoluzione di quest’ultimo, che guadagna un preziosissimo mm sul lato Ultra-Wide e anche qualcosina (sempre utile) dall’altro lato. Quella dei 28mm che diventano 30 potrebbe sembrare una modifica quasi irrilevante, ma non è così: vedremo presto il perché. 

Tamron 16-30 G2 in formato Full Frame (Sony)

Tamron 16-30 G2 in formato Full Frame (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato Full Frame (Sony)


Il nuovo Tamron 16-30 G2 è un obiettivo progettato per coprire il formato Full Frame (Sony e Nikon) e pertanto rappresenta una scelta molto interessante nel panorama di super-grandangolari, ma si presta a coprire in maniera molto interessante anche il formato crop APSc (1,5X) diventando una lente “standard” equivalente 24-45mm, mantenendo un ottimo lato Wide e un interessante natura da “normale”, sempre con luminosità costante f2.8.

Soprattutto nel mondo Nikon Z, ove la scelta di lenti è più
 limitata al momento, una soluzione di questo tipo è davvero una ventata di aria fresca (soprattutto per il portafogli). 


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)

La prima cosa che mi hanno sorpreso di questo nuovo 16-30 G2 sono stati le dimensioni e il peso, entrambi davvero molto contenuti. Tenuto in mano è una vera piuma, eppure all’atto pratico la qualità c’è... eccome se c’è!
I primi scatti effettuati hanno infatti subito messo in evidenza un’ottima qualità dell’immagine su entrambi i formati compatibili (FF e APSC). Nel primo caso, ovviamente, la lente dà il meglio di sè sul lato grandangolare, potendo sfruttare appieno l’elevato angolo di campo e la grande luminosità, permettendo riprese spettacolari in qualsiasi condizione di luce; anche in APSC però, ove la densità di un sensore da 24 Mega pixel è "pari" a quella di un FF da circa 60, la resa è stata eccellente a dimostrazione che il progetto ottico è stato concepito per soddisfare le ormai elevate esigenze dei vari sensori sul mercato. 


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)

Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


L’AF si è rivelato davvero brillante e reattivo; per un grandangolo non è sicuramente il primo parametro di interesse ma, come dicevo, poichè l’uso di questo nuovo 16-30 G2 può essere molto vario e soprattutto se usato in ambito di vlogging e di videoriprese personali, questa caratteristica può fare la differenza nella scelta finale: grazie infatti a queste caratteristiche di peso e dimensioni molto contenuti, mi aspetto che diventi presto un vero bestseller nell'utilizzo con gimbal e in generale nel mondo delle videoriprese.
La costruzione richiama quella dell’ormai arci noto e amatissimo Tamron 28-75 G2, con movimento della zoomata che avviene all'interno interno del barilotto (non si estende durante l’uso e questa è una gran comodità) e anche con grande fluidità nel movimento dello stesso.
Sul barilotto è presente la presa USB C per il collegamento diretto al PC con cui procedere alla personalizzazione di alcune funzioni e all’aggiornamento del software tramite l'APP e il software Tamron Utility. 


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)

Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Nel momento in cui scrivo i software Adobe in mio possesso non riconoscono ancora l’obiettivo e quindi non applicano le correzioni specifiche sui file RAW, cosa che invece avviene nei Jpeg generati direttamente dalla fotocamera e questo crea una visibile differenza di precisione nelle geometrie visionando i due formati: nel Raw è visibile una distorsione che invece è totalmente assente nel JPEG. si tratta solo di attendere qualche giorno prima che CR e LR vengano aggiornati con gli ultimi profili forniti dai produttori. Già così è possibile comunque apprezzare l’elevatissima qualità di immagine, l'ottima nitidezza e la qualità dei colori. Anche i bordi, notoriamente i più penalizzati in questo tipo di lenti, hanno una ottima qualità che cresce, ovviamente fino a diventare perfetta, all’aumentare della chiusura del diaframma. Nel formato APSC, ove nativamente lavora solo il centro del fotogramma, la situazione è ancora migliore senza cali significativi di qualità.
Davvero interessante, infine, la capacità di close-up della lente, che permette un ottimo avvicinamento ai soggetti per ritratti creativi o ambientare piccoli oggetti.

Come gran parte dei prodotti Tamron, anche il 16-30 mantiene il diametro della lente frontale a 67mm, uno standard ormai per il prodotture che agevola l’acquisto e l’utilizzo di filtri tutti della stessa dimensione senza dover ricorrere a scomodi adattatori step-up / down. 


Tamron 16-30 G2 in formato Full Frame (Sony)

Tamron 16-30 G2 in formato APS-C (Sony)


Con questo nuovo 16-30 F/2.8 Di III VXD G2, Tamron chiude il cerchio dei suoi zoom più amati, permettendo la costruzione di corredi economici e versatili con pochissimi elementi, come ad esempio quello composto dalla triade 16-30 / 28-75 /70-180 tutti ormai nella loro versione G2, o in maniera ancora più radicale affiancandosi al pazzesco 35-150 2-2.8 per una copertura completa di tutte le focali da reportage con soli due prodotti. Il prezzo, in relazione a quanto offerto mi pare assai ben bilanciato e attraente, considerando anche che le alternative “ufficiali” costano quasi il doppio
.



Per maggiori informazioni su questo e tutti i prodotti Tamron - sito ufficiale Tamron



Si ringrazia Polyphoto SPA per la collaborazione a questo articolo. www.polyphoto.it




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