// Su cosa investire nel 2016

Prendo spunto da un paio di articoli che ho letto recentemente  relativi alla necessità di imparare ad usare meglio quello che si ha e il proliferare di corsi e workshop proprio a tale scopo.

Alberto  Zoni: attore, modello -  Ritratto, 2016, 

Il mio approccio al ritratto è completamente cambiato, e migliorato, in seguito alla splendida esperianza del WS a Roma e relativa crescita culturale. 


Non è un caso se i due argomenti procedono di pari passo, soprattutto in un momento in cui il progresso tecnologico sembra non sapere più bene che direzione prendere. La risoluzione dei sensori è eccellente, gli autofocus ormai perfetti, gli alti ISO non rappresentano più un grattacapo da diversi anni (chi se ne fa ancora dovrebbe davvero cambiare interessi); flash, luci, illuminatori, software: c'è tutto ed è alla portata di tutti, per tutte le tasche. La domanda è: sappiamo usare quello che abbiamo? Davvero una lente molto più costosa cambierà in meglio la nostra fotografia? Pensiamoci bene, non pensiamo solo a qualche dettaglio più nitido, a dei bordi più precisi che nessuno guarderà mai o altre piccolezze risolvibili con due click in Lightroom. 

Se dovessi fare il mio buon proposito per il 2016 (e l'ho già fatto se seguite regolarmente il mio profilo flickr) direi che sarebbe proprio questo: fotografare di più e meglio, ma soprattutto apprendere. Apprendere, imparare, studiare. Questi sono 3 concetti che sono man mano spariti dalla mente di tutti, come se possedere un buono strumento sia la sola condizione per fare un buon lavoro. 
E non sto parlando solo di studiare fotografia. Con studiare intendo tutto l'ambito che ci interessa, tutto il contesto che ci serve per realizzare foto migliori. 
Perchè le foto di alcuni grandi autori pur essendo costruite a tavolino ci sembrano così fantastiche e realistiche? Perchè alcuni fotografi riescono a spingersi oltre la normale visione della realtà?

Pensiamo di poter essere bravi ritrattisti senza studiare le persone, il linguaggio del corpo, del viso, delle mani? Pensiamo di poter catturare la bellezza di un attimo se non sappiamo distinguere una postura interessante da una completamente anonima? O ancora, di poter spiagare ad una persona come simulare una risata senza conoscere a fondo tutti i movimenti e le posture che questa comporta? Provateci. Prendere una persona e costruite da zero una risata: come deve aprire la bocca? di quanto? e gli occhi, e le mani, e la testa? O possiamo forse pensare di essere bravi fotografi di paesaggio se non esploriamo a fondo il lavoro dei grandi pittori, e artisti che prima di noi e con mezzi completamente diversi hanno già esplorato il nostro campo di interesse? E l'elenco potrebbe continuare, sebbene penso che il senso del discorso sia abbastanza chiaro.

Investiamo su noi stessi, quindi, sulla nostra cultura. Partecipiamo a mostre, e non solo per vedere se c'è rumore nelle stampe esposte o per sterili commenti da esaltati di tecnologia. Capiamo, approfondiamo, contestualizziamo quello che abbiamo sotto il naso.
Individuiamo fotografi, personaggi, autori che ci piacciono, che ci ispirano, che possono essere di modello e seguiamoli, cerchiamo di capire chi sono e cosa fanno. Le fotografie, in genere sono conseguenze di quello che siamo, di quello che pensiamo. Capire un autore è più importante di comprendere come ha illuminato una scena.

Ripeto. Investiamo su noi stessi. Formiamoci. Partecipiamo a incontri, workshop, corsi. Ma per l'amor del cielo, scegliamo con cognizione e gusto. Chi tiene il corso? Mi piace quello che fa? Mi piacciono le sue foto? Mi piacerà imparare quello che ha da offrirmi?
Smettiamola di ragionare in base a coupon scontanti o offerte lampo. usiamo la testa per fare scelte che ci interessano. A volte resto allibito da osservazioni del tipo "comunque ho visto le tue foto, sono molto belle" dopo 1 mese di corso di fotografia: non è un complimento, per me, sappiatelo. E' un complimento il fatto che qualcuno, visto il mio lavoro, decida di imparare qualcosa da me. Quello si che è un complimento.

Una ultima cosa, e concludo. Come nella vita di tutti i giorni si impara da qualsiasi cosa e qualsiasi incontro e qualsiasi situazione. C'è da capire soprattutto chi siete e dove volete arrivare e con che tempistiche. Io, che a mia volta continuo a studiare, frequentare, crescere, offro tutto il mio know.how maturato in questi anni a tutti i miei alunni. Non mi preoccupa il condividere, perchè domani, saprò nuovamente qualcosa in più di nuovo.
Non credo sia una questione di quanto si abbia da insegnare, ma di come lo si fa, della passione e la capacità che ci si mette. Quasi sempre si confonde l'educazione con il nozionismo, ma non deve essere così. Un buon educatore stimola, sprona, getta i semi e alimenta la curiosità. Partecipate ad un workshop se volete un rapporto di crescita a livello umano, non solo tecnico. Raramente si imparerà qualcosa nelle 10 ore di corso o di uscita, quello che è importante è che si trovino stimoli nuovi a fare di più da soli, con più impegno e voglia di migliorarsi.

 // Corsi per il 2016

Nuova versione del Corso Base distribuito adesso in tre giornate (2 sabati e una domenica) intensive invece che 5 serate + 1 uscita.
Questo mi permette di proporre stessi contenuti e concetti in una formula innovativa, più pratica, e versatile. data la durata complessiva di 8 giorni è adesso anche facilmente "espostabile". Se avete un circolo culturale o associzione, o siete interessati a proporre un servizio di questo tipo, contattatemi pure.  
Inoltre non ci saranno più solo fissate: al raggiungimento di 5 persone interessate organizzerò una sessione "fuori calendario" quindi potete manifestare interesse in qualsiasi momento.

Workshop Personalizzato.
E' una novità. Lo fanno in tanti, ma ovviamente, la differenza sta nel fatto che qui ci sono io a seguirvi e non "altri". Come funziona? Semplice. Si organizza assieme da A a Z un serviaio fotografico, si sceglie la location, la modella etc, e poi si va a scattare. Voi scattate, io vi faccio da aiuto pratico e teorico durante tutto lo shooting per finire poi con la visione e sistemazione delle immagini. E' una soluzione molto interessante per chi ha voglia di massimizzare il risultato e si può costruire sulle singole esigenze.  

Workshop di ritratto
il primo è previsto per Marzo 2016, troverete presto il calendario eventi sul nuovo sito che sta per andare a momenti on line.


Nessun commento:

Posta un commento

Si prega di lasciare commenti riguardanti gli argomenti pubblicati. Mi riservo la facoltà di eliminare messaggi indesiderati.