// Addio, Nikon

E' durato davvero poco il matrimonio con il colosso giapponese. Come nelle più passionali storie d'amore e tradimento, l'entusiasmo scema molto velocemente. La consapevolezza, e la prova sul campo, di poter ottenere risultati praticamente indistinguibili, tra i due formati ha messo in moto quel tarlo nel mio cervello, quel piccolo meccanismo che tanto odio, che mi fa iniziare a rimuginare in continuazione su un determinato argomento. 

Elisa (Olympus Em-1 + 40-150 Pro 2,8)





Anny (D700 + 85mm 1,8)

Avete presente Inception, quando parlano di come una idea si radichi profondamente nel nostro subconscio? Ecco è così. Qualche giorno fa l'idea di poter fare a meno del corredo Nikon (appena realizzato) si è timidamente fatta strada e da allora non mi ha più lasciato fino alla vigilia di Natale, giorno in cui (dopo qualche tentativo e ripensamento di pubblicare l'annuncio) ho messo in vendita tutto e nel giro di due ore avevo risolto la situazione.


Cristina (D700 + 85mm 1,8)

La prima conclusione che scaturisce da tutto ciò è la seguente: se vuoi vendere qualcosa, la vigilia di Natale è il giorno migliore.C'è molta gente ancora a caccia del proprio auto-regalo e le tredicesime sono arrivate a destinazione, ergo, altissime probabilità di vendita :)
La seconda, e adesso lo posso dire, è "come diavolo fa la gente a farsi piacere i colori Nikon? Non me ne vogliano i fan del marchio, ma davvero. Io spero che i modelli più recenti abbiano una resa migliore, ma il fatto che la D700 sia ancora una delle reflex più ricercate non mi fa ben sperare in questo senso. 
Io da sempre, comunque, scatto in Raw. No credo abbia senso possedere attrezzatura che permetta di ottenere il massimo e non utilizzarla. E scattando in Raw, ovviamente, il colore te lo bilanci come vuoi, dopo. Ma è proprio il concetto di fondo che non mi va giù (e il tempo che si perde a regolare, sempre, il colore).  Sull'incarnato, poi, un vero disastro (e dire che mi avevano anche avvisato..).
Col senno di poi, la A900 sta diverse spanne sopra la Nikon D700 per quanto riguarda la bellezza dei colori e look generale delle immagini. A favore della Nikon c'è da dire che ha un ottimo file come gamma e tenuta ad alti ISO (per l'età della macchina e ancora concorrenziale). Ma la EM-1 fa bene o male uguale anche in questo senso. 
Insomma, di punto in bianco, soprattutto dopo l'ultima sessione di ritratto con Elisa in cui ho volutamente scattare con la Olympus, le differenze si sono davvero ridotte all'osso (troppo) tanto da non giustificare questo investimento. La necessità di decidere anticipatamente con che attrezzatura affrontare uno o l'altro incarico ha fatto il resto, facendomi propendere per la decisione di avere una unica linea di pensiero e di attrezzatura.

Assia (D700 + 85mm 1,8)

Devo dire che questa presa di coscienza da parte mia come "autore" e non come semplice "esecutore" ha modificato radicalmente il mio approccio a tutta la fotografia fin ora praticata. Anche il fatto di far trovare il proprio soggetto dinanzi ad un oggetto poco minaccioso aiuta molto a gestire a proprio favore emozioni e reazioni.
Cosa farò adesso? Sicuramente metterò "una pezza" ad un grave errore commesso, ossia la dipartita del 75mm (e questa volta lo prendo NERO!) che nonostante la focale molto estrema era l'asso nella manica, nonostante il 40-150 pro si comporti egregiamente.
Onestamente potrei farne a meno, un diaframma di differenza non cambia la vita, ma è più una questione di invadenza. Il 40-150 è più minaccioso, il 75 molto più discreto.
Il resto lo investirò in un altro paio di accessori-luce e formazione. 

P.s. come vedete continua la serie di ritratti. A Marzo ci sarà una piccola esposizione, chi è della zona è pregato di passare per un saluto.


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